Discettazione antropologica e sociologica del fenomeno di abbandono di una bottiglia di birra peroni nel fosso di via Lecco nel Comune di Agrate Brianza.




Vedi Fritz,
il caso della bottiglia di birra peroni andrebbe analizzato ed approfondito in modo dettagliato. Precedenti illustri trattati hanno già sviscerato l'argomento, senza però trovare una soluzione esaustiva a questo paradosso.
Il breve studio qui condotto ha lo scopo di formulare una risposta plausibile e il più possibile completa al seguente quesito:
Quali motivazioni spingono un individuo a gettare nel fosso della via Lecco la bottiglia (vuota) di birra Peroni?
Per formulare una risposta occorre contrapporre un'analisi scientificamente circostanziata del fenomeno, approfondendo il fenomeno sia dal punto di vista antropologico che sociologico, senza tralasciare l'aspetto etologico del gesto, formulando diverse tesi al fine di verificarne la loro validità.
Prima tesi
La bottiglia, dotata di volontà propria, vuole finire nel fosso. Il disgraziato non è soggetto attivo nell'azione ma piuttosto è la bottiglia ad indurre una tale pressione psicologica sul malcapitato, il quale, succube, getta dal finestrino l'oggetto erroneamente supposto inanimato.
Tesi seconda
Il soggetto pensa, erroneamente, che gettando una bottiglia vuota di Peroni nel fosso, al suo ritorno, possa trovarne una piena. Questa tesi prende spunto dalla teoria della generazione spontanea (o abiogenesi) ovvero la credenza secondo cui la vita nasce spontaneamente dalla sostanza inanimata, tramite l'effetto di "flussi vitali".
Tesi terza
Il soggetto è uno stronzo.
Dopo un'attenta valutazione e soppesatura delle tesi esposte, valutando le varie formulazioni e contrapponendo valide antitesi per ciascuna di esse propendo per la terza ipotesi.
Cosa ne dici Fritz?