Vedi Marco,
Questa volta scrivo io. Pensa ho scoperto Google traduttore. Basta selezionare la lingua fritziana e il gioco è fatto (sta dopo il Frisone occidentale e prima del gaelico scozzese, fantastico!!!). Anche l'ortografia mi ha impressionato, il correttore funziona molto bene, basta seguirlo. Per la punteggiatura e la grammatica occorre ancora un po' mettersi d'impegno. Ovviamente ho usato il dettato vocale (maledette unghie da cane).
Volevo dirti che ho trovato molto interessanti le cose che mi hai detto sabato sera al tuo ritorno dall'incontro del gruppo famiglia. Don Stefano è stato molto bravo. Bellissima la frase:"dobbiamo pensare più al significato delle cose che facciamo e meno ai risultati". Come i servi che portano le anfore piene d'acqua a Gesù alle nozze di Cana, concentriamoci sul significato, la fatica e la bellezza del lavoro quotidiano. Il risultato a volte è lontano nei tempi e nei modi e magari è anche nelle mani di altri. Gesù però vuole partire dalla nostra acqua per trasformarla in vino, non gli piace il miracolo "free of charge".
A testimonianza della presenza dei Fritziani in epoche antiche e per gentile concessione della cognata di Marco ho riportato una rarissima raffigurazione della parabola delle nozze di Cana risalente al 1570).
Fritz e Gorgia
Vedi Fritz,
Matteo mi ha letto una pagina del testo di filosofia in cui si spiegava il percorso logico per argomentare il pensiero del filosofo Gorgia "Sul non essere".
Riassumendo:
-Nulla è
-Se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile
-Se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri
Lo ammetto il percorso "logico" mi ha intrecciato le sinapsi. Non ci ho capito una mazza, ma sai proprio niente! Hai presente la supercazzola in Amici miei? Ecco ho avuto proprio quella sensazione.
Però, rileggendo i punti sopra, pensandoci, sai che io proprio non sono d'accordo?
So per certo che una cosa esiste.
Sappiamo riconoscerlo istintivamente quando c'è e soffriamo quando ci manca.
Ognuno di noi sa come comunicarlo e se ne accorge bene quando non lo fa.
Matteo mi ha letto una pagina del testo di filosofia in cui si spiegava il percorso logico per argomentare il pensiero del filosofo Gorgia "Sul non essere".
Riassumendo:
-Nulla è
-Se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile
-Se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri
Lo ammetto il percorso "logico" mi ha intrecciato le sinapsi. Non ci ho capito una mazza, ma sai proprio niente! Hai presente la supercazzola in Amici miei? Ecco ho avuto proprio quella sensazione.
Però, rileggendo i punti sopra, pensandoci, sai che io proprio non sono d'accordo?
So per certo che una cosa esiste.
Sappiamo riconoscerlo istintivamente quando c'è e soffriamo quando ci manca.
Ognuno di noi sa come comunicarlo e se ne accorge bene quando non lo fa.
Fritz, è l'unica eredità che possiamo lasciare e qualcuno con cui ho un'affinità elettiva ha capito subito...a me questo basta per andare a letto sereno.
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