Fritz, l'incontro e i muri

Vedi Fritz, venerdì sera hai avuto un incontro e ancora una volta hai fatto la differenza. Come sempre devi però fare prima la tua sceneggiata!
Incontri qualcuno che non conosci e cominci ad "urlare".Senti il campanello di casa e parte l'abbaiata selvaggia in difesa della tua proprietà. Vedi un sacchetto che svolazza in giardino e parte il trip isterico.
Poi però c'è l'incontro (non con il sacchetto). Basta una carezza, uno sguardo e tutto cambia. Partono baci e abbracci con la coda che si muove ad elica. Vero, te ne do atto, questa volta la diffidenza non era solo dalla tua parte. Anche lei però alla fine si è sciolta. Non poteva scodinzolare ma io ho capito che qualcosa stava cambiando.
Mi hai fatto pensare alla diffidenza e ai pregiudizi che spesso abbiamo nei confronti degli altri (alcuni altri). Ci nascono dentro e crescono a volte inaspettatamente. E poi ti ritrovi qualcuno che scrive post con toni tipo:"loro pensano solo agli immigrati...e gli italiani che soffrono?". Ecco che partono i muri per dividerci, confonderci, separarci. Come se la miseria avesse un colore, una nazionalità.
Ma tutto cambia quando siamo disposti all'incontro, a sentire la pelle di un'altra persona, a capire la sua storia, a provare compassione (solidarietà affettiva), quando proviamo a scalare quel muro e a tendere la mano.E' successo anche a me Fritz e ho ricevuto una bella lezione...
Parliamoci chiaro, io non so quale sia la soluzione politica e sociale per questo fenomeno. E' una cosa dannatamente complicata. So solo che se ci sono delle persone in mare disperate e in pericolo è compito di ognuno di noi, per prima cosa, fare tutto il possibile per salvarli. Poi discutiamo delle legittime opinioni sulle quote, le ridistribuzioni, chi ci mangia sopra, gli scandali, l'Europa che non fa la sua parte, prima però la vita.
Fritz, so che anche tu la pensi così.

Fritz e le calze

Vedi fritz,
Ti capisco quando alla sera, prima di andare a dormire, rubi una delle mie calze appena tolte e te la porti sul tuo cuscino della notte.

Bello volersi sentire vicino a qualcuno tanto da desiderare il suo odore.

Odore di famiglia, amore, confidenza, amicizia. Odori che poi diventano dei ricordi.

Quante volte passando la domenica mattina per le vie di Omate il profumo di una cucina antica mi riporta indietro nei tempi. E poi l'odore di caffè all'oratorio feriale, l'odore di paglia nei cascinotti in campagna durante il temporale, gli odori dei primi abbracci, l'odore della pasta fissan, l'odore di "Alien" e "Stronger with you" del sabato sera.

Odori, ricordi, vita.

Fritz, Bansky ha ragione!

Vedi Fritz,
Ti vedo un po' corrucciato. Dai prendila con filosofia, così come suggerisce Bansky.

Rassegnati, la coscetta di pollo te la mangi solo quando facciamo il brodo di carne... per il resto crocchette e pedalare!

Ora Fritz ascoltiamoci insieme "Cirano" di Guccini e cantiamola a perdifiato fino all'ultima strofa...perché Rossana è bella!

Fritz, il 2019 e l'albero di Natale al contrario

Vedi Fritz,

il Natale è passato e un nuovo anno è iniziato. Anche tu ti sei beccato un bel regalo...per modo di dire. Io quel cappottino azzurro non ti consiglio di metterlo. Sei ridicolo e soprattutto hai già il tuo pelo. Che sia chiaro, tu con me così non esci!

Fissato questo punto fondamentale per i nostri futuri rapporti, pensavo, finisce tutto qui? Tu con il tuo cappottino e io con il mio smart Watch Fitbit versa? Rimettiamo tutto a posto e aspettiamo il prossimo anno per tirare fuori i buoni sentimenti e i buoni propositi?

Poi è arrivato il discorso del Presidente Mattarella:" Sentirsi “comunità” significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa “pensarsi” dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese"
Anche noi dobbiamo fare qualcosa!
Fritz ti faccio questa proposta. Non smontiamo l'albero e gli addobbi (almeno metaforicamente). Lasciamo appese le palle, gli angioletti, le luci. Togliamoli piano piano, uno alla volta. Riponiamo nella scatola di cartone un oggetto ogni volta che ci ricordiamo che la nostra indifferenza è dura da sopportare e che invece la nostra compassione crea miracoli, quando ascoltiamo in silenzio invece che essere sarcastici, quando diamo una carezza invece che uno schiaffo a chi ci sta più vicino, quando siamo utili a qualcuno, quando sopportiamo, quando siamo umili, quando rimaniamo fiduciosi nonostante tutto, quando ci impegniamo ma sempre per il bene di qualcuno, quando...beh lo sai anche tu cosa c'è da fare, sei un cane intelligente.

Fritz insomma diamoci una mossa e speriamo di non lasciare troppe palle sull'albero che un anno passa in fretta.

Buon anno e buon DOPO S.Natale a tutti.