Fritz e l'uso delle parole

Vedi Fritz,
in questi ultimi tempi diverse persone hanno scritto post su Fb parlando di Agrate come di un paese morto. Fin qui tutto bene e tutto allineato ad un normale e lecito pensiero, in alcuni sporadici casi collegato all'imminente inizio della campagna elettorale.
Ad ogni modo, ok per il paese morto, la cosa che più mi ha sbalordito è il commento ad un post in cui si esprimeva il concetto che il paese è morto per colpa dei "paolotti" che amministrano Agrate. Ecco questa è una cosa assolutamente inaccettabile. Nel 2023 sentire ancora il termine "paolotto" mi fa davvero male, è un termine vecchio, desueto. Caro postatore, non sentivo questo termine dagli anni '80!
Allora vorrei proporre un aggiornamento dei termini, rispettando un minimo le posizioni tutti.
Partiamo.
Il termine morto mi sembra esagerato. Abbiamo visto come le opinioni sono molto diverse. Per alcuni il paese è morto perché non ci sono le feste in piazza con le salamelle e le patatine, per altri è vivo perché ci sono diversi eventi culturali e di socializzazione, spesso organizzati da associazioni (dove non mancano tra l'altro le salamelle). Vorrei quindi proporre una sostituzione lessicale. Perché non passiamo ad usare questa affermazione? Agrate, un paese diversamente vivo.
Per il termine "paolotto" invece vorrei proporre uno svecchiamento significativo. Con paolotto s'intende una persona che va in chiesa, ottuso, poco pensante, bacchettone. Opinioni legittime, promosse spesso da chi in chiesa non ci va. Vi propongo allora, amici del paolottismo, di modificare il termine in "diversamente ateo".
Anzi no! perché ateo significa non credente, mentre il paolottista (chi usa il termine paolotto) quando passa davanti ad una chiesa magari un segno della croce se lo fa, oppure a Natale e Pasqua va a messa perché questa è la tradizione. Insomma, un pò come quelli che davanti ad un gatto nero si toccano i gioielli di famiglia, non sono scaramantico però non si sa mai.
Detto questo propongo il termine "diversamente agnostico".
Definite queste singole sostituzioni riformulerei in questo modo la frase citata all'inizio: "Agrate è un paese diversamente vivo a causa dei diversamente agnostici".

Fritz e il puntino



 Vedi Fritz,


Sul volo di ritorno dalla Sicilia, al posto 25c, con un libro in mano, ripenso a questa bella settimana passata con Luis e la splendida compagnia di cari amici.

Gli occhi sono ancora pieni di mare, sole, chiese, palazzi, storia e storie, profumi e paesaggi incontaminati.
Per alcuni istanti, prima di atterrare, continuerò a pensare a questa nostra vita, a quanto sia un punto infinitesimale rispetto alla storia del mondo.

Continuerò ad abbracciare forte il puntino di Enrico, il ragazzo della spiaggia di Portopalo, che preferisce le spiagge della Romagna, dove è nato, al mare della Sicilia, dove si è trasferito con la mamma.

Continuerò a pensare al puntino dell'artista di Noto che dopo una vita da commercialista ha iniziato un percorso da scrittore e pittore per provare a lasciare un segno nella storia.

Oppure a pensare al puntino di Sergio, guida alpina di Savona prestata all'Etna, che a più di settant'anni ha ancora un sogno: comprare un 12 metri per navigare il Mediterraneo con la moglie.

Quanti volti diversi, quante storie e quanti puntini.

Si Fritz, ogni tanto osservare dall'alto aiuta a riprendere fiato.

Con questo animo rinfrancato io e Luis ritorniamo all'interno del nostro puntino, a fare la nostra parte.

Il calamaro gigante
di Fabio Genovesi

"Infatti i dinosauri sono esistiti davvero. Anzi, sono durati così tanto che in confronto il cammino dell'uomo sulla terra è una gita delle elementari, col pulmino ancora in partenza nel piazzale e noi dentro a fare casino e a litigare per i sedili in fondo"