Vedi Fritz,
Mi ci vuole sempre un po’ di tempo per uscire dal logorio della vita moderna (cit. Calindri).
Mi ritrovo allora a sfubbare sul sentiero verso il rifugio Firenze mentre penso ai tanti impegni al lavoro, in comune e tante altre cose…
Illuminante la risposta di Luisa a questa mia esternazione: pensa agli spaghetti aglio olio e peperoncino del rifugio Firenze! La concretezza fatta persona.
Questo è lo spartiacque. Ognuno ha i propri argomenti sensibili e da lì iniziano pensieri vari, tra cui il mondo fantastico di Dune e il modo di inserirlo in un post di #VediFritz.
Vedi Fritz, prima di essere un film Dune è un romanzo di fantascienza degli anni cinquanta.
Un mondo oltre il futuro, un misto tra fantascienza e fantasy. Un mondo in cui l’impero è organizzato in un sistema feudale e i grandi casati governano parti di territorio, anche attraverso il deterrente delle atomiche di famiglia.
Un mondo in cui l’intelligenza artificiale è stata bandita per lasciare il posto a dei computer umani.
Mi viene allora da pensare se finiremo anche noi così, sopraffatti dall’intelligenza artificiale, oppure saremo in grado di gestirla?
Una cosa certa è quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno, ma che comunque continuerà ad esserci, la deficienza naturale.
Una testimonianza di questo è la volontà di un ministro della Repubblica di intitolare uno degli aeroporti più importanti d’Italia ad un personaggio politico recentemente scomparso. Una persona che sarà contemplata nei libri di storia, sicuramente non solo per meriti istituzionali o imprenditoriali ma anche per le tante cose controverse fatte come politico e come imprenditore.
Vabbè, nel frattempo finisco i canederli in brodo, prima di finire gli spaghetti di Luisa.
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