Fritz, perché scrivo? Perché Andrew ha ragione!


Vedi Fritz,
Scrivere questi semplici pensieri è diventato per me, a parimerito, un esigenza e un divertimento.

Cosa dici? Certo che c'è un po' di vanagloria in tutto questo! Ehi, guardami negli occhi, non ci siamo ancora conosciuti abbastanza?

Però, vedi, mi è nata questa voglia di fare qualcosa di strano, di espormi, un tentativo di superare la limitazioni dello spazio, del tempo, delle vicende che ti costringono a correre sempre, di altre che ti congelano schiacciandoti con la pancia a terra, senza darti il modo di respirare.

Stasera, in questo tempo strano in cui si tira alla lunga tutto, capita di arrivare alle 22:30 a finire di sistemare la cucina. Dopo tre serate tutti insieme sul divano a vedere la serie Sherlock su Netflix ci prendiamo una pausa prima della S04E01. Tutti sono già a letto e io mi siedo sul divano a fare un po' di zapping. Mi imbatto in un film, tratto da un romanzo di Isaac Asimov: L'uomo bicentenario. Film già visto, stranamente malinconico, quella malinconia che non ti fa staccare dallo schermo.
La storia di un robot (Andrew) che fa di tutto, più dentro che fuori se stesso, per diventare uomo e sposare la donna umana di cui si è innamorato.

Vedi Fritz, perché scrivo? Scrivo perché Andrew ha ragione quando dice che a volte, per seguire il proprio cuore, uno deve fare la cosa sbagliata".

E' la una e trentotto minuti, buonanotte Fritz, passo e chiudo.

Fritz smoke in the water


Vedi Fritz,
chi suona la chitarra lo sa: prima di iniziare a divertirsi passano anni di accordi, di giri di Do, di calli sulle dita, di dita che si imballano sulla tastiera, di barrè muti, di canzoni storpiate fino a renderle irriconoscibili, con buona pace dei poveri ascoltatori.

Nei momenti di sconforto arrivava però sempre in aiuto Ritchie Blackmore dei Deep Purple (14 aprile 1945). Non che io sia mai stato molto rockettaro, ne tantomeno un virtuoso della chitarra, anzi, però il riff più iconico degli anni 70, semplificato sul mi basso risollevava lo spirito facendoti fare la tua porca figura. Un tentativo per dimostrare a te stesso e agli altri, illudendoti, che tutti quei mesi ad incrociare dita sui tasti, fino al crampo estremo, non erano stati spesi invano.

Poi ognuno sceglieva la sua strada ed io, subito dopo aver imparato il SOL, RE e DO maggiore passai direttamente alle bionde trecce, un fiore in bocca può servire sai e ad una Canzona per un amica. Durante l'anno di militare le cantate con l'amico fiorentino M.Morandi me lo ricordo ancora..."oh lè arrivato il 'antautore..."

Però Fritz devo ammetterlo, soprattutto oggi, dopo tantissimi anni un:

pa pa paaaa, pa-pa pa-paaa...pa pa paaaa, pa-pa pa-paaa...Smoke in the water...

scalda proprio tanto.

Fritz, una parola per te, una parola per me


Vedi Fritz,
questo è l'incipit all'omelia dell'Arcivescovo Delpini per la S.Messa in cena Domini di giovedì.
Eravamo, forse, alla ricerca di un rito, di un momento che ci riportasse alla normalità; quella normalità rassicurante con cui avremmo affrontato la settimana santa in un anno diverso da quello che stiamo vivendo.
Devo ammetterlo, l'abbiamo sentita così, un po' distratti, mentre stavamo finendo di sistemare la tavola, in differita, quasi come un sottofondo, facendo la consueta fatica a rimanere in ascolto.
E invece, come spesso succede, la parola inaspettatamente ha colto nel segno ed è entrata dentro. L'abbiamo sentita più volte, riportando indietro il video al minuto preciso, sempre con il dubbio di essersi persi qualcosa, di non aver capito il senso, di non aver raccolto qualche sfumatura.

Una parola per i timorosi, mediocri, spaventati, addormentati, inadatti, quelli incapaci di contenere il vino buono, una parola perfetta per la S.Pasqua di risurrezione e per riprendere a camminare.

Buona Pasqua a tutti.

"C’è qui una parola per voi, profeti in fuga dalla missione, profeti spaventati, addormentanti nel mezzo della tempeste, che dormite profondamente mentre la nave affonda, profeti inadatti, facili all’invettiva e al risentimento, impenetrabili alle intenzioni di Dio e allergici alla sua misericordia, che siete vinti dallo spavento, quando la via del Signore è la fortezza.
La parola è questa: voi siete dentro la storia della salvezza, voi siete chiamati a essere i testimoni, si proprio voi, così incapaci di contenere il vino nuovo.
Non perché siete eroi esemplari, non perché siete santi irreprensibili, ma perché avete pianto, perché vi siete sentiti trafiggere il cuore dallo sguardo di Gesù, avete ricordato la sua parola. Proprio per questo siete stati scelti, perché siete mediocri eppure avete ricevuto lo Spirito di santità, perché siete miopi eppure avete visto la sua gloria, perché siete fragili e confusi, eppure vi siete ricordati della sua parola e avete ripreso a camminare."

(M.Delpini, Arcivescovo di Milano, estratto dall'OMELIA Messa in Cena Domini, Milano, Duomo – 9 aprile 2020)

Fritz e il monopoli


Vedi Fritz,
Certo che hai proprio il fiuto per gli affari!
Io sono sulla STAZIONE EST e tu ti posizioni così bellamente sull'incrocio magico tra il Viale dei Giardini, Parco della Vittoria e il passaggio dal Via?

FRITZ: Alt! chi siete?
IO: Sono io quello con il segnalino a forma di fiasc...
FRITZ: Cosa fate? Cosa portate?
IO: Niente, devo solo passare ho fatto 12 e volev...
FRITZ: Sì ma quanti siete?
IO: uno, quanti vuoi che siamo...miii
FRITZ: Un fiorino!!!
IO: ah si paga? Ma no io devo prendere le mie 200 lire per il passaggio dal via
FRITZ: Un fiorino!!!

Va beh, pago e passo avanti 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 noooo gli imprevisti!!! Andate avanti fino alla STAZIONE EST..."

Nooooooooooooooo, dadi doppi ritiro, 9 1,2,3,4,5...

FRITZ: Alt! chi siete?
IO: Sono io, quello di prima, sono appena passato ma gli imprev...
FRITZ: Cosa fate? Cosa portate?
IO: Fritz, Vadaviaiciap!

Fritz: No dog is an island


Vedi Fritz,
Oggi ti scrivo io Giulia Valtolina.
Negli ultimi giorni abbiamo notato che ti stanno spuntando due peli bianchi sopra l’occhio sinistro. Cavolo stai proprio invecchiando…oppure stai semplicemente crescendo?

Crescere.
Dalla sua etimologia ho scoperto che deriva dalla stessa famiglia della parola creare. La crescita allora significa creare e crearsi ogni giorno.
Ma mi domando…si può davvero crescere da soli?
Tu davvero Fritz puoi crescere senza le nostre coccole e il cibo passato sottobanco?
Penso proprio di no! Ogni mattoncino che compone la nostra anima è stato costruito insieme all’altro che tu ne sia consapevole o meno.

Vedi Fritz, una volta al liceo, con la mia professoressa di inglese, ho studiato questo poeta di nome John Donne. Ecco te lo dico perchè in una sua poesia diceva “ No man is an island” e quindi mi vien da dire “ No dog is an island”.