Fritz e la felicità


Vedi Fritz,

ho pensato a lungo.

Ho pensato che la felicità potesse essere il godimento del benessere materiale...ma poi alla fine i soldi non risolvono tutti i problemi, gli oggetti si usurano, perdono valore e anche il nostro interesse.

Ho pensato che la felicità potesse stare nell'allenare il mio corpo, nel curarlo, nello stare bene fisicamente...ma poi ho capito che il dolore di alcune ferite non potrà mai essere lenito da allenamenti o cure.

Ho pensato che la felicità potesse derivare nell'avere una buona immagine, nell'essere accettato, riconosciuto come brava persona o persona di successo...ma poi ho capito che qualsiasi sforzo tu possa fare non potrai mai piacere a tutti e che le vittorie raramente sono definitive e soprattutto durano il tempo di un soffio di vento.

Ho pensato che la felicità potesse essere fissare degli obiettivi importanti per me e per il mondo in cui vivo e raggiungerli..ma poi ho capito che i successi per alcuni possono essere ininfluenti per altri.

Ho pensato infine che la felicità potesse essere nel coltivare la relazione con l'altro...ma poi ti accorgi che le persone a volte deludono, ti lasciano, ti feriscono...e lo stesso fai anche tu.

Ho pensato a dove potesse essere la felicità in questa infinita matrioska di valori.

E poi sei arrivata tu, in un giorno d'estate, a ricordarmi di danzare sempre, anche sotto la pioggia,  facendomi pensare che forse la risposta è nello trascorrere stesso delle esperienze, passando consapevolmente per tutti gli strati della matrioska, con diverse priorità, dando peso e forma alle cose che ritieni importanti, crescendo e imparando, in un viaggio che non ha una fine e che in fondo, per alcuni, ha un solo ed unico mistero chiamato fede.


Fritz e la fuga per la vittoria


Vedi Fritz,
ci sono film ai quali non puoi resistere. Li rivedi volentieri più e più volte appena ti capitano sotto mano; uno di questi è "Fuga per la vittoria".
Un bel film dalla trama semplice, leggera, che parla di sport e libertà. La sfida calcistica tra Alleati, detenuti in un campo di prigionia, e i loro carcerieri della Germania nazista. Un film con la particolarità di avere tra i suoi interpreti molti calciatori professionisti, uno su tutti Pelè.
C'è però anche il caporale Hatch, interpretato da Sylvester Stallone, un improvvisato e improbabile portiere. E così lo sguaiato portiere si trova in porta negli ultimi secondi della partita, sul quattro pari, ad affrontare un rigore ingiusto dato alla Germania.
Pensavo, un po' come noi a volte nelle prove della vita, Hatch pensa di trovarsi nel posto sbagliato, si sente inadeguato al ruolo e all'importanza dell'evento. Però fa l'unica cosa che può e deve fare: stare li, li nel centro (come Ligabue dice di Oriali) in porta, aspettando sulla riga con quell'espressione stalloniana, un misto tra Rocky Balboa e Rambo, pronto per esplodere urlando: Adrianaaaaaaaaaa!!!!

Fritz e le racchette


Vedi Fritz,
quando un accumulatore seriale incontra un fanatico dell'ordine e della pulizia non ci sono storie, l'accumulatore seriale soccombe.
Non puoi fare la guardia alle numerose magliette sportive regalate come gadget nelle corse; non puoi neanche essere sempre li a controllare l'armadio durante le pulizie di primavera ponendo attenzione a che fine fa la tua camicia del sabato sera (una bellissima camicia a quadretti rossi, gialli e neri degli anni novanta, tra l'altro ancora assolutamente attuale e alla moda).

L'unica collezione che ancora resiste è quella delle mie racchette da tennis.
Sai che le conservo ancora tutte? Dalla prima comprata con 5000 lire al Piccolo Mondo in via Ferrario all'ultima Babolat del 2015 completamente sfasciata. Passando ovviamente per le Slazenger, Bancroft, Snauwaert in legno, i primi midsize in materiali sintetici Yamaha, Dunlop e la Head dell'era moderna (dopo il ritorno sui campi del 2012).

Ti chiederai: come avranno potuto resistere tutte queste bellezze al maniaco dell'ordine e al nemico degli oggetti inutili?
La risposta è semplice! Perché loro sono gelosamente custodite nell'armadio originale della mia ex camera, nella mia ex casa, al piano di sotto...e quindi...occhio non vede cuore non duole...per il momento.