Fritz e Giacomino


Vedi Fritz,

Dai, non fare così, dopo la tempesta arriva sempre la quiete. Lo so, hai litigato con Luisa, non possiamo dire perché, però pensaci, non aveva tutti i torti.
Poi, lo diceva anche Giacomino, dopo la tempesta c'è sempre la quiete, la quiete perfetta. Inizi in quei momenti ad apprezzare ancora le cose normali, assapori i piccoli gesti, quelli che non pensavi più potessero darti piacere.
Ti riconcili con la vita, ti siedi sul divano, leggi un libro, ascolti musica, oppure ti guardi le migliori canzoni italiane degli anni novanta guardando Techetechetè su RAI1.
Poi, nel momento clou, sulle note di "Si può dare di più" affondi i denti nel ghiacciolone allo yogourt che ci ha fatto la Giulia Balto. Cos'altro vuoi dalla vita?
Cosa dici Fritz? Che c'è anche la seconda strofa della poesia? Quella dove Giacomino sprofonda ancora nel pessimismo cosmico? Quella dove dice che dopo la quiete c'è sempre un'altra tempesta e l'unica felicità è l'assenza del dolore tra una tempesta e l'altra?

Miiiiiii Giacomino, cactus, anche te, non potevi fermarti prima?

Fritz, dai, fermiamoci prima, possiamo scegliere, fermiamoci prima.

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