Vedi Fritz,
Oggi andiamo di post leggero.
Negli ultimi anni novanta feci un affare. Comprai al Merca d'Agrà, in una delle tante bancarelle d'antiquariato, un centinaio di Urania datati 1960-1980, il tutto per la modica cifra di 50.000 lire. Mi furono consegnati in uno scatolone delle banane Chiquita, un classico.
Sono sempre stato affascinato dalla fantascienza. Fin da ragazzo guardavo sulla TV portatile 14 pollici, Radio Marelli, i film Americani e Giapponesi, rigorosamente in bianco e nero, l'unico colore era quello della TV, arancio fluo.
La visione, senza antenna fissa e con effetto neve pronunciato, era perlopiù un esercizio d'immaginazione. Sentivi l'urlo del mostro giapponese gigante di turno e tu dovevi immaginartelo nello schermo. Solo con una combinazione specifica tra la tua posizione e l'orientamento dell'antenna potevi sperare in qualcosa di meglio. Hai presente Stonehenge? Ecco una cosa del genere.
Tornando a Frankenstein, belli questi libri della collezione Urania. Un'istituzione per gli appassionati. Quando li leggo, tipicamente nel periodo estivo, mi diverto tantissimo nel ritrovare innovazioni ormai superate dal tempo oppure ingenuità scientifiche che, lette ora, fanno sorridere.
Ora vado Fritz, sono solo alla pagina 13. Vediamo un po' se il Dott. Hobbes, nei primi anni del ventunesimo secolo, riuscirà a far rinascere un uomo ibernato nel 1967 (il caso...). È previsto il trapianto del cervello e di qualche altro organo, ti tengo aggiornato.
Cosa dici Fritz?
No per quelli nati nel 1967, non ibernati e della C.na Morosina, non è possibile il trapianto del cervello, spiritoso.
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